L’immobile oggetto di intervento è sito in Varese, Via Del Cairo angolo Via Robbioni, e costituisce la parte terminale di un più ampio fabbricato, a tre piani fuori terra, costituente la cortina storica di Via Robbioni con risvolto su Piazza S. Giovanni,.
Si tratta di un immobile ad un piano fuori terra, di superficie coperta pari a circa mq. 160, cantinato, con murature in mattoni pieni, attualmente adibito quasi esclusivamente a servizi funerari.
Il tessuto edilizio nel quale si inserisce l’intervento in questione, ad occidente della via Veratti ed a nord della via Sacco, è quello della prima espansione urbana ottocentesca a maglia quadrata, in quel quadrante urbano.
Questo tessuto è impostato ortogonale alla via Sacco, con la via Robbioni che infila lo sguardo verso sud al centro dell’ingresso secondario, verso occidente, di Palazzo Estense.
Questa ortogonalità, in riferimento alla posizione diagonale di via Veratti, definisce il lotto triangolare nel cui vertice meridionale è posizionato il nostro intervento.
In termini edilizi, il progetto prevede al piano terra il mantenimento del volume esistente per la prosecuzione dell’attuale attività e la sopraelevazione di un piano per la formazione di una abitazione di servizio del proprietario dell’attività in essere.
• La risoluzione architettonica
– Il piano terra esistente costituisce il “basamento” del nuovo individuo architettonico.
Intonaco color sabbia, bucature esistenti su via Robbioni con cornici restaurate, le grandi bucature su via del Cairo con cornici/portale in metallo. L’ingresso al nuovo corpo scala è segnato con un leggero arretramento del portone.
– Il piano primo è la nuova “elevazione”. Intonaco rosso tra le bucature, come specchiature incorniciate tra le sporgenti spallette in pietra grigia delle seriali porte-finestre e i due margini, superiore ed inferiore, realizzati con un filo di pietra grigia sul piano facciata, segnate da minuscole bisellature dell’intonaco. Le bucature hanno serramenti in legno color sabbia scuro e persiane dello stesso colore, scorrevoli all’interno della muratura.
– All’interno del ritmico passo di pieni e vuoti, specchiature rosse e bucature sabbia, si inserisce il bovindo. Il materiale è l’acciaio corten, materiale durevole ed oggi molto utilizzato nel nucleo antico di Varese. Cio’ al fine, come nelle intenzioni, di rendere palese il risvolto e di arricchire il volume con un materiale distintivo. Serramenti nascosti in battuta color sabbia ed oscuranti impacchettabili dello stesso colore.
– Sopra questa articolata serialità, bucature, specchiature e bovindo, poggia il “coronamento”, come elemento unificante l’individuo architettonico. In questo caso il coronamento è costituito dalla fascia di intonaco color sabbia al di sopra delle specchiature unita alla gronda piana sporgente.
In collaborazione con arch. G. De Wolf